Camella, una devozione antica: San Nazario e il ‘Volo dell’Angelo’
Camella (che fa parte del comune di Perdifumo) e San Nazario conservano un profondo legame che insiste ormai da secoli. Una devozione straordinaria accompagna la festività.
Camella, una storia millenaria
Quando si parla di Camella, per certi versi, è come raccontare la storia dell’intero Cilento. Notizie remote ci inducono a pensare che proprio qui abbia potuto avere origine quell’oronimo di cui s’impadronì dapprima la montagna e poi tutto quel territorio che vi orbita intorno. La genesi di questo luogo, dunque, affonda le radici in tempi molto lontani tanto da impedire una corretta ricostruzione del suo passato. Autorevoli studi affrontati da chi di dovere portano avanti un’affidabile teoria che vuole Camella la più antica contea del Cilento insieme ai villaggi scomparsi di Ancilla Dei e Palearia. Si trattava di un’organizzazione amministrativa ben strutturata e che aveva anche un riferimento spirituale comune: la parrocchiale di San Nazario. Questa ipotesi giustificherebbe in pieno l’ubicazione della chiesa a valle dell’abitato che, in questo meccanismo, non va vista come in una posizione isolata, ma centrale rispetto a più abitati.
San Nazario
Gli elementi or ora evidenziati, inoltre, ci inducono ad ipotizzare l’esistenza della chiesa di San Nazario già nel XII secolo; anzi, è accettabile che esistesse ancor prima. A questo punto sarebbe anche possibile affermare che il culto in loco è parimenti antico rispetto alla nascita di Camella stessa. Tralasciando poi le caratteristiche architettoniche e strutturali è doveroso contestualizzare anche i lineamenti agiografici per meglio chiarirne i connotati. Pur facendo riferimento alla ricorrenza estiva, infatti, il San Nazario patrono di Camella è quasi certamente da individuare nel martire che si celebra a giugno. Ne sarebbe conferma anzitutto nell’iconografia; la statua, nelle sue fattezze, assume i caratteri di un giovane soldato mentre il San Nazario che si celebra il 28 luglio è sempre rappresentato in età matura come si evince agevolmente pure in altri contesti territoriali.
Il Volo dell’Angelo
A caratterizzare la festività è il tradizionale Volo dell’Angelo che intervalla la solenne processione che si svolge in tarda mattinata. È una delle sacre rappresentazioni tipiche del Cilento che ancora resistono e vengono portate in scena testimoniando una devozione molto forte e ben radicata nella cultura locale. Un tempo la ricorrenza si svolgeva a giugno fu poi spostata a luglio quai certamente per ragioni logistiche. Ancora dopo le celebrazioni furono ulteriormente posticipate alla domenica coincidente o successiva al 28 luglio per permettere una più ampia partecipazione popolare.
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