Rutino, il “Volo dell’Angelo”: un duello nei Cieli del Cilento

Rutino, il “Volo dell’Angelo”: un duello nei Cieli del Cilento
Volo dell'Angelo (foto Clau Arrieta)

Alle prime luci luci della seconda domenica di maggio un antico rituale prende vita a Rutino : la giornata inizia con il Canto dell’Inno a San Michele. Sulla scena, in tarda mattinata, si tiene il “Volo dell’Angelo”. Dopo la celebrazione della Santa Messa la maestosa statua di San Michele esce in processione. Non appena varca la soglia della parrocchiale, l’immagine è accolta da un forte applauso e tra la folla si fa spazio per attraversare le vie del paese. Sosterà in piazza dove si svolge la prima parte della sacra rappresentazione. Lo stesso avverrà per il secondo atto che si tiene agli inizi del pomeriggio.

Il “Volo dell’Angelo” nel Cilento

La sacra rappresentazione che si svolge a Rutino in occasione della festività patronale in onore di San Michele è la più nota fra quelle presenti nel Cilento. Questa peculiarità nel tempo ha reso celebre pure la festa stessa, tanto da essere diventata un appuntamento importante non solo per i rutinesi, ma anche per tanti cilentani, diventando di fatto, un attrattore sociale. Per tale motivo, seppur ci troviamo al cospetto di una manifestazione di carattere religioso, la presenza del dramma ha reso la festività un momento di sano folklore culturale.

Il rito della vestizione

Ad assumere il ruolo dell’Angelo è un abitante del posto nell’età della fanciullezza. Vestirà i panni dell’Arcangelo secondo un rituale plurisecolare che l’accompagnerà dalle prime luci del mattino fino al compimento della scena. Con la stessa cura e la stessa dedizione anche la bella immagine di San Michele tanto cara ai rutinesi viene preparata per la solenne processione.

Rutino, in scena per San Michele

Il dramma che si consuma in scena ha probabilmente radici nel XVIII secolo. Non si conosce la paternità dell’opera sebbene la tradizione vuole che autore del testo sia stato un abitante del posto. Il componimento si divide in due atti, sostanzialmente, il primo vede l’acceso di battito fra l’Angelo e il diavolo che si conclude con una sfida lanciata da quest’ultimo, il quale invita San Michele a sfidarlo a suon di spade; il secondo, invece, vede consumarsi questo storico duello che termina con la vittoria dell’Angelo. Il messaggio evangelico che si evince è ben chiaro: il bene trionfa sul male.

San Mchele, Rutino (SA)
San Michele, Rutino (foto Clau Arrieta)

Rutino: folla, devozione e commozione

Alla vittoria dell’Angelo segue l’applauso festante dei presenti frammisto allo scampanio dei melodiosi bronzi rutinesi. Tra le note della banda e la grande commozione, il popolo riaccompagna San Michele nella sua chiesa. Da secoli, si conclude così, un appuntamento divenuto ormai irrinunciabile anche per coloro che risiedono fuori dal paese natio. È come se l’Arcangelo richiamasse a se i rutinesi riunendoli in questa straordinaria rappresentazione che si fonde tra lo spirito e il senso di appartenenza.

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte è nato ad Agropoli (Sa). Coltiva la sua passione per la scrittura attraverso contribuiti soprattutto di carattere culturale. Si occupa di tradizioni, con particolare attenzione alla componente religiosa, tramite ricerche originali e personali. Racconta il Cilento attraverso fatti e memorie. È stato ideatore e gestore del blog cilentoitalia e dal 2019 di lineacilento.it. Appassionato di gastronomia realizza volentieri anche articoli di cucina. Per contatti: info@lineacilento.it

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