Lustra, Santa Maria Vetere: la disamina delle leggende dell’apparizione e della pioggia

Lustra, Santa Maria Vetere: la disamina delle leggende dell’apparizione e della pioggia
Santa Maria Vetere, Lustra (ilento)

La chiesetta di Santa Maria Vetere custodisce l’immagine fittile della Madonna. All’esterno, poco distante, un piccolo campanile che culmina con un cupolino quasi barocco che conferisce una certa eleganza allo stesso.

Lustra, campanile di Santa Maria Vetere
Lustra, campanile di Santa Maria Vetere

Santa Maria Vetere, l’incasellamento della leggenda

Quella di Santa Maria Vetere è una tipica leggenda cilentana che rispetta tutti i canoni classici della tradizione locale. E, difatti, nel territorio appartenente oggi alla municipalità di Lustra, la Madonna apparve a due pastorelli, mentre l’effige venne rinvenuta nel tronco di un albero. Sono questi i due elementi incontrastati che riecheggiano in ogni racconto di questa tipologia in tutta l’area del Monte Stella e del bacino dell’Alento. L’apparizione a persone del posto e il rinvenimento in un luogo ben preciso rappresentano la volontà del popolo di ancorare la protezione mariana al territorio.

Gli elementi peculiari

Si racconta, come di consueto, che l’immagine della Madonna fu portata in chiesa, ma il giorno seguente venne rinvenuta nuovamente nel tronco dove era stata trovata. A questo punto, per rafforzare la narrazione, entrano in scena le sentinelle che, nel loro ruolo, “testimoniano” il “bagliore” che li accecò portandoli nell’impossibilità di proteggere l’effige mariana che, miracolosamente farà ritorno al luogo del ritrovamento. Venne così eretta in quel luogo una cappella che, di li a poco, diventerà baluardo di protezione per la comunità.

Lustra, il 24 aprile

Di stampo probabilmente settecentesco è il “miracolo della pioggia” tenendo in considerazione i diversi casi che insistono nel circondario (per esempio il lunedì in Albis a San Mauro Cilento, l’ultima domenica di aprile a Valle Cilento, il 6 maggio a Casigliano e il 25 maggio a Rocca Cilento). La tradizione, ancora una volta, ci dice che in un anno di particolare siccità i lustresi chiesero l’intercessione della Vergine affinché concedesse la pioggia ed evitasse tremende carestie. Così il 24 aprile una processione penitenziale raggiunse la chiesa di Santa Maria Vetere che, accogliendo le preghiere, portò quella sperata pioggia che dissetò la terra sanando le colture del grano.

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte è nato ad Agropoli (Sa). Coltiva la sua passione per la scrittura attraverso contribuiti soprattutto di carattere culturale. Si occupa di tradizioni, con particolare attenzione alla componente religiosa, tramite ricerche originali e personali. Racconta il Cilento attraverso fatti e memorie. È stato ideatore e gestore del blog cilentoitalia e dal 2019 di lineacilento.it. Appassionato di gastronomia realizza volentieri anche articoli di cucina. Per contatti: info@lineacilento.it

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