Cilento, la Madonna del Carmine: i luoghi e le tradizioni
Nel Cilento sono tante le realtà che mostrano la loro devozione alla Madonna del Carmine. In questa occasione, però, ci limiteremo a ripercorrere la storia in alcuni posti che legano la loro esistenza, in parte proprio alla Vergine del Carmelo, attraverso memorie e tradizioni. Sarà un breve viaggio, dunque, ma con l’intento di mantenere viva una tradizione secolare come a Matonti, Ostigliano e così via.
I luoghi e le tradizioni
I luoghi e le tradizioni che ruotano intorno alla figura della Madonna del Carmine nel Cilento custodiscono memorie che ci raccontano di una grande devozione. In ogni angolo del territorio è possibile scoprire e conoscere consuetudine che legano la loro esistenza proprio alla Madonna del Carmine. A Catona di Ascea vi è un posto simbolo: sul Monte Carmelo si trova il Santuario dedicato alla Madonna. Ai piedi del Monte Cervati, invece, Piaggine conserva la chiesa della Madonna del Carmine annessa al convento dei Cappuccini. La chiesa del Carmine a Cannalonga si trova nei pressi della diga che ne prende il nome. Anche Cardile conserva una lunga tradizione per la Vergine del Carmelo. Ad Agropoli, la festività, interessa il rione omonimo che richiama numerosi devoti il 16 luglio. Evento di rilievo è la ‘fiera della Maddalena’ a Laurito che si svolge proprio nei giorni dedicati al culto della Madonna del Carmine.
Mercato Cilento
Fiancheggiando il Monte Stella, storica montagna del Cilento, il culto della Madonna del Carmine lo ritroviamo, in modo particolare, in un’importante località: Mercato Cilento. Il paese, che oggi distende il suo abitato lungo la via principale, in origine si sviluppò nelle vicinanze delle chiesa di Santa Maria dei Martiri che, ancor prima, era nota come ‘Santa Maria de Cilento’, marcando l’importanza religiosa che ebbe per per tutto il territorio. Il sito, tra l’altro, si trova laddove convergono le principali arterie viarie che un tempo favorivano gli scambi tra i paesi della zona. Proprio per questa sua collocazione ben presto divenne sede di un celebre mercato da cui mutuò il nome. Oltre ad essere un apprezzato riferimento sociale, con la costruzione del monastero dai parte dei Carmelitani nella seconda metà del XV secolo, Mercato Cilento divenne anche un punto di riferimento spirituale, celebrano la Madonna come Vergine del Carmelo.
Agnone e Pioppi: i borghi marinari e la devozione alla Madonna
Il tratto costiero che costituisce il confine del Cilento di una volta, ha favorito la nascita di diversi borghi marinari fra cui Agnone e Pioppi. Agnone si trova nel territorio di Montecorice ed ha origini antiche riconducibili al XII secolo, quando si parla di una chiesa dedicata a Santa Maria. Solo diversi secoli dopo, però, intorno alla chiesa prende forma un piccolo borgo di pescatori che, nel tempo, ha conservato la devozione alla Vergine oggi celebrata come Madonna del Carmine, a cui è consacrata anche la confraternita del paese. Anche Pioppi sorse come borgo di pescatori, uno sviluppo favorito certamente dall’approdo naturale che si trovava a poca distanza, noto come ‘Porto del Fico’. La chiesa del Carmine, invece, fu fondata nel Seicento. Al suo interno, un quadro ritenuto miracoloso, favorì un costante afflusso di pellegrini e la nascita di una fiera, garantendo una grande devozione alla Vergine del Carmelo.