Ostigliano, cinque secoli di storia per la Madonna del Rosario
Ostigliano affida la sua protezione a San Giovanni Battista, ma è sempre esistita anche una grande devozione nei confronti della Madonna del Rosario. La festività, istituita da Papa Pio V per celebrare la vittoria della Lega Santa contro l’Impero ottomano nella battaglia di Lepanto. Ben presto il culto si diffuse largamente anche nel Cilento tanto da abbracciare praticamente tutte le parrocchie della Diocesi di Vallo della Lucania.
Ostigliano, la Madonna del Rosario
Il resoconto della visita pastorale del 9 dicembre 1583 ad opera del Vicario Galasso di Mons. Belo conferma per la prima volta la presenza dell’immagine della Madonna del Rosario nella chiesa di Ostigliano. La comunità, che affida la sua protezione a San Giovanni Battista, ha sempre mostrato una grande devozione per la Madonna, in particolare per la Vergine del Rosario. Ne è conferma nella presenza pressoché incessante nel corso dei secoli della confraternita consacrata proprio alla Madonna del Rosario. L’associazione laicale fu probabilmente istituita negli stessi anni in cui prese vita il culto. Non è però escluso che la confraternita abbia potuto subire delle sospensioni temporanee per poi essere rifondata o ripristinata come accaduto anche durante la metà del Novecento. Nel 1952, infatti, quella lunga tradizione che nel Cilento porta il nome di ‘congrea’ viene purtroppo interrotta. La confraternita del ‘Santissimo Rosario’ di Ostigliano però è nuovamente ripristinata nel 1976.
L’immagine della Madonna
Nella navata laterale sinistra una delle quattro nicchie oggi presenti custodisce l’immagine della Madonna del Rosario. Fino agli ultimi anni del secolo scorso poteva vantare anche un altare in marmo, frutto della devozione popolare: fu abbattuto durante gli ultimi importanti lavori di restauro che, tra l’altro, ha purtroppo privato la chiesa anche di altri arredi originali. La statua, invece, appartiene ad una diffusa tipologia scultorea che, generalmente, è nota come ‘manichini da vestire’. Presenta, infatti, il volto e le mani, oltre alla piccola statuetta del ‘Bambin Gesù’ di pregevole fattura. Il telaio che costituisce il busto è impreziosito da un lungo vestito rosso, certamente mutato più volte nel corso del tempo. Il vestiario così come si presenta oggi risale al 1955 come testimonia la data ricamata ai bordi. Infine vi sono due corone poste rispettivamente sul capo della Vergine e del Bambinello.
Ostigliano, la ricorrenza del 7 ottobre
Fino ad alcuni decenni fa la festività della Madonna del Rosario risultava molto sentita. Nel corso del Novecento, però, diversi fattori hanno influito sul forte ridimensionamento della ricorrenza. Un primo segnale di declino si ha a cavallo degli anni ‘50 del XX secolo, quando, come abbiamo visto, è sospesa la confraternita. Sono gli stessi lustri in cui il paese paga un alto prezzo in termini di emigrazione, dissanguando, di fatto, la popolazione già di per sé molto contenuta. Nonostante questo ancora gli ultimi anni si caratterizzano per la tradizionale processione che vede la partecipazione anche della confraternita. La data del 7 a volte è anticipata alla domenica più prossima per consentire una maggiore partecipazione considerando anche il forte calo demografico che, inevitabilmente, si ripercuote pure sulle tradizioni religiose. Momento significativo è la piccola e caratteristica processione che, ci si augura, possa continuare a ripetersi anche negli anni futuri.