San Toribio a Cannalonga, storia e devozione

San Toribio a Cannalonga, storia e devozione
San Toribio, Cannalonga (foto Giuseppe Conte)

San Toribio (o Turibio) è riconosciuto come patrono di Cannalonga a partire dai primi decenni del XVIII secolo. L’elevazione ‘ufficiale’, però, risale a circa due secoli dopo. Siamo al 1938, come ci ricorda una lapide commemorativa presente nella chiesa di Santa Maria Assunta. Testualmente riporta: Sua Santità PP XI con rescritto della S. C. R. del 5 Gennaio 1938 N. C. 138 937 proclamava e confermava Celeste Patrono e Protettore di Cannalonga SAN TORIBIO ALFONSO MOGROVEJO Arcivescovo di Lima che il popolo con viva fede il 23 marzo 1738 plebiscitariamente tale lo aveva invocato.

Cannalonga, lapide nella chiesa parrocchiale
lapide che ricorda l’elevazione di San Toribio a patrono di Cannalonga (foto Giuseppe Conte)

Da Sant’Onofrio a San Toribio

È evidente il profondo rispetto nell’introduzione del nuovo culto. San Turibio, infatti, pur sottraendo il titolo a Sant’Onofrio, non soffoca il culto del suo predecessore, bensì lo affianca. Ciò testimonia l’esistenza di una grande devozione popolare che si evolve nel rispetto delle tradizioni. Mantiene così viva una fede cristiana che risente dei sani valori di una comunità laboriosa. Chi è San Toribio? San Toribio è esponente di una importante famiglia. Nasce in Spagna nella prima metà del 1500 e conclude la sua vita terrena agli inizi del secolo successivo in Perù, dove si svolge il suo operato a seguito dell’investitura episcopale. Come abbiamo visto, San Toribio viene elevato a patrono di Cannalonga in tempi relativamente recenti. Fino ai primi decenni del XVIII secolo la piccola comunità affidava la sua protezione a Sant’Onofrio che vanta una devozione temporale decisamente più longeva.

Storia e devozione

Argomentando sul panorama devozionale presente in paese si evince che, ad affiancare l’antico culto di Sant’Onofrio, non è solo il più recente patrono, ma è pure Santa Lucia, ricorrenza parimenti importante nel panorama tradizionale di Cannalonga. Non da meno la presenza della Madonna del Carmine. Gode anch’essa di una grande devozione in questo piccolo centro situato ai piedi del Monte Gelbison, a poca distanza da Vallo della Lucania. Sito di antica origine, Cannalonga nei secoli diventa noto per essere sede di una importante fiera, quella della ‘frecagnola’ che, all’attivo, vanta diversi secoli di vita, risultando tra le più longeve in assoluto dell’intero territorio. Per chi arriva in paese, l’accoglienza è garantita dall’ampia Piazza del Popolo, dove si affacciano le belle architetture del Palazzo Ducale e la chiesa parrocchiale che al suo interno custodisce anche le immagini di San Toribio (che si ricorda il 23 marzo) e di Sant’Onofrio.

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte è nato ad Agropoli (Sa). Coltiva la sua passione per la scrittura attraverso contribuiti soprattutto di carattere culturale. Si occupa di tradizioni, con particolare attenzione alla componente religiosa, tramite ricerche originali e personali. Racconta il Cilento attraverso fatti e memorie. È stato ideatore e gestore del blog cilentoitalia e dal 2019 di lineacilento.it. Appassionato di gastronomia realizza volentieri anche articoli di cucina. Per contatti: info@lineacilento.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!