Laureana Cilento, la Madonna dell’Acquasanta il martedì di Pentecoste
La festività dell’Acquasanta si ripete ogni anno il martedì di Pentecoste. È un richiamo non solo per gli abitanti di Laureana, ma per tanti cilentanti che sentono questa ricorrenza come un appuntamento dal carattere identitario. Si tratta, in effetti, di un’eredità spirituale, ma anche sociale e culturale, che arriva da tempi imprecisati ma che si stabilizza fortemente nel corso del secolo scorso. Ne è prova nella significativa partecipazione ben visibile ancora oggi; un chiaro segnale che porta la Madonna dell’Acquasanta a fregiarsi come un importante appuntamento per il ‘Cilento Antico’.
Il contesto paesaggistico e sociale
Il Santuario della ‘Madonna dell’Acquasanta’ si trova nel territorio di Laureana Cilento e più precisamente a valle dell’abitato, ai margini del bacino in cui scorre il torrente che ne prende anche il nome e che separa il paese da Torchiara. La contrada, un tempo abbastanza popolata come testimoniano i casolari sparsi per la campagna, si trova ai confini del ‘Cilento Antico’ in posizione non marginale giacché, in passato, costituiva un’importante via di comunicazione tra le colline e la costa. Non a caso, a poca distanza, tra la fine del XIX secolo e gran parte del XX, ha funzionato la ‘Stazione di Torchiara’. E’ stata una delle storiche fermate del Cilento, favorendo gli scambi tra i diversi paesi e le grandi città. Inoltre, l’accesso al sito che risulta decisamente agevole, ha nel tempo mantenuto una costante crescita devozionale. La festività, ancora oggi, è un importante appuntamento religioso.
Storia, leggenda e tradizione
La storia del Santuario ha inizio in tempi probabilmente remoti. Tracciare un adeguato profilo storico, però, risulta difficile considerando i pochi riferimenti che si hanno a disposizione. Pertanto può risultare utile un compromesso fra storia e leggenda che possa, in qualche modo, fornirci elementi utili per una possibile datazione. Tenendo presenti alcune deduzioni, l’origine del Santuario dell’Acquasanta potrebbe collocarsi attorno al XVII secolo e dunque in tempi relativamente recenti, contrastando con quella visione che vuole in questo luogo un richiamo spirituale già da alcuni secoli prima. Secondo la tradizione la chiesa fu edificata per la presenza di una sorgente, alle cui acque furono attribuite proprietà miracolose. La fonte è stata accollata ad alcune leggende di cui se ne conserva ancora memoria, seppur talvolta in modo molto superficiale, lasciando ad intendere una collocazione temporale di molto anteriore rispetto alle poche notizie note, forse con l’intento di avvalorare un’origine più antica.
Laureana, il martedì di Pentecoste
Il Santuario è una chiesetta di campagna dai connotati semplici e sobri. All’esterno presenta un modesto campanile assolutamente essenziale nella sua linearità. L’interno, invece, che ha subito ammodernamenti e rifacimenti più volte nel corso del tempo, mostra i segni della devozione. Nel presbiterio trova posto il piccolo pozzo in marmo risalente al 1652. In posizione centrale vi è l’affresco che rappresenta la Madonna con il Bambino, affiancata dai Santi Giuseppe e Lucia. Inoltre, puntando gli occhi verso l’alto, è da ammirare il bel soffitto a cassettoni. La statua della Vergine fu donata al Santuario probabilmente nei primi anni del ‘900. Era portata in processione in occasione della festività. Sul finire del secolo scorso, però, il Bambinello e le corone vennero trafugate e agli inizi del nuovo millennio fu rubata anche la Madonna. Tuttavia, la devozione non si è arrestata e ancora oggi si mostra con tutta la sua intensità…