Eremiti, San Nicola da Tolentino: storia e curiosità
Eremiti è una delle due storiche frazioni di Futani. Sorge alle pendici del Monte Cavallara ed è ricompreso nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. Al paese fanno da cornice uliveti e le tipiche piante della macchia mediterranea. Vi si coltiva anche una rinomata varietà di cipolla che prende il nome proprio dal piccolo centro. Il 10 settembre si celebra la festività patronale: Eremiti affida la sua protezione a San Nicola da Tolentino.
Eremiti
Alle pendici del Monte Cavallara si trova un piccolo e antico casale dalla genesi remota: Eremiti. Il nome richiama la sua posizione; questo luogo, infatti, fu probabilmente scelto dai monaci italo-greci che si rifugiarono in queste terre dedicandosi alla contemplazione e man mano eressero i loro importanti riferimenti spirituali, largamente testimoniati in queste zone: a poca distanza si trovano le antiche Abbazie di Santa Cecilia (Castinatelli, Futani) e di San Nazario (San Mauro la Bruca), segno evidente, ancora una volta, dello stanziamento di monaci orientali. Nel corso dei secoli ha condiviso parte della sua storia con Cuccaro Vetere, importante avamposto difensivo di cui fu casale. Solo in tempi relativamente recenti, agli inizi dell’Ottocento con l’abolizione della feudalità, perde il suo status di Università e diventa frazione di Futani. Il paese oggi conta pochi abitanti, ma conserva gelosamente le sue antiche tradizioni.
San Nicola da Tolenino: la ricorrenza del 10 settembre
Il culto di San Nicola di Bari nella Diocesi di Vallo della Lucania è ben rappresentato nel Cilento e nella parte bassa della provincia di Salerno: basti pensare che detiene il primato nelle titolazioni parrocchiali, secondo solo alla Vergine Maria. Anche Castinatelli, l’altra frazione di Futani, affida la sua protezione al Santo di Mira. San Nicola da Tolentino, invece, costituisce un unicum; infatti, in tutto il territorio, è patrono solo di questo antico paesino garantendo così un piccolo primato a Eremiti. Il forte legame tra la comunità e il Santo è visibile ancora oggi nella presenza di numerose cénte. La statua, a mezzo busto, è custodita nella modesta chiesa posizionata nel cuore dell’abitato. La festività patronale rappresenta il principale appuntamento annuale per la comunità. Tuttavia il paese eredita da tempi antichi altre tradizioni e affascinanti leggende mentre in chiave moderna rivive tramite la volontà dei suoi abitanti.