Rodio, una magna devozione per Sant’Agnello Abate
Sant’Agnello Abate rappresenta uno dei culti più vivi presenti nel territorio e si lega indubbiamente alla comunità di Rodio. Il tessuto urbano del paese si è sviluppato intorno alla Chiesa Parrocchiale. Le case discendono a cascata conferendo un aspetto caratteristico all’abitato che ben si inserisce tra i secolari uliveti e i vecchi vigneti. La devozione verso Sant’Agnello ha origini antiche e si è intensificata nel corso dei secoli, tanto da non commettere azzardo se si considera Rodio e Sant’Agnello un connubio indissolubile. L’intensa devozione portò nel 2009 il Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Mons. Giuseppe Rocco Favale, ad elevare la Chiesa di Rodio a Santuario Diocesano di Sant’Agnello Abate, mentre nel 2022 si è celebrato il centenario del Discorso per la festa delle Reliquie.
Sant’Agnello e il Cilento
Il culto di Sant’Agnello appare piuttosto diffuso nel Cilento. Tuttavia, quel legame che insiste da secoli a Rodio, nel resto del territorio ha una genesi molto più moderna ed è da sottolineare che parte proprio da questo piccolo paese di collina. L’espansione devozionale è dovuta soprattutto al patrocinio che riveste l’Abate del ruolo di ‘protettore delle gestanti’. Diversi centri come Novi Velia, Ceraso, Moio della Civitella e Vallo della Lucania hanno nel tempo conosciuto la profonda essenza cristiana che scaturisce dalla figura di Sant’Agnello. Particolare il ruolo spirituale che investe il capoluogo Pisciotta il quale, nella seconda metà del secolo scorso, volle affiancare ai suoi precedenti protettori anche Sant’Agnello. Il contesto sociale si caratterizza poi per la tradizione ereditaria onomastica: soprattutto nel territorio di Ascea, oltre a quello di Pisciotta stesso, sono tanti coloro che portano e continuano a prendere il nome di Aniello, una consolidata variante locale di ‘Agnello’.
Uno scambio devozionale
Secondo alcune ricerche, Rodio insieme alla vicina San Mauro la Bruca, fu possedimento dell’Ordine di Malta. I due paesi conservano uno stretto legame anche a livello devozionale. In occasione delle rispettive festività patronali, quando le condizioni lo consentono, originano uno scambio culturale con un pellegrinaggio attraverso l’antico sentiero che unisce le due comunità. Si manifesta così un connubio straordinario che travalica l’essenza storica mantenendo viva la spiritualità nell’inconscio di una vecchia tradizione.
Sant’Agnello, la festa
A Rodio la festività di Sant’Agnello Abate si ripete tre volte all’anno. La prima occasione si svolge a fine autunno ed è la ricorrenza liturgica. Il 14 dicembre viene portato in processione insieme a Santa Lucia la cui solennità ricade il giorno di vigilia, momento in cui si tiene anche una fiera che, in passato, garantiva respiro all’economia locale. A fine maggio, invece, Sant’Agnello ricorda come gli abitanti di Rodio si affidarono al Patrono per salvare le vigne colpite da una pioggia incessante. Vi è poi la ricorrenza estiva dell’8 agosto. Probabilmente è la più recente e anche la più partecipata poiché accoglie numerosi rodiesi che per ragioni diverse abitano fuori dal paese natio.