Eremiti, San Nicola da Tolentino: un piccolo borgo e una grande devozione

EREMITI, FUTANI (SA) – 9 SETTEMBRE 2020. Eremiti è una delle due storiche frazioni di Futani. Sorge alle pendici del Monte Cavallara ed è ricompreso nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. Al paese fanno da cornice uliveti e le tipiche piante della macchia mediterranea. Vi si coltiva anche una rinomata varietà di cipolla che prende il nome proprio dal paese. Il 10 settembre si celebra la festività patronale: Eremiti affida la sua protezione a San Nicola da Tolentino.
Eremiti
Alle pendici del Monte Cavallara si trova un borgo molto piccolo ma dalla genesi remota: Eremiti. Il nome richiama la sua posizione; questo luogo, infatti, fu probabilmente scelto dai monaci italo-greci che si rifugiarono in queste terre dedicandosi alla contemplazione e man mano eressero i loro importanti riferimenti spirituali, largamente testimoniati in queste zone. Il nome, dunque, non lascia molto spazio all’immaginazione. A poca distanza si trovano, infatti, le antiche Abbazie di Santa Cecilia (Castinatelli, Futani) e di San Nazario (San Mauro la Bruca), segno evidente, ancora una volta, dello stanziamento di monaci orientali. Nel corso dei secoli ha condiviso parte della sua storia con Cuccaro Vetere, importante avamposto difensivo di cui fu casale. Solo in tempi relativamente recenti, agli inizi dell’Ottocento con l’abolizione della feudalità, perde il suo status di Università e diventa frazione di Futani. Il paese oggi conta pochi abitanti, ma conserva gelosamente le sue antiche tradizioni.

San Nicola da Tolentino
Il culto di San Nicola di Bari nella Diocesi di Vallo della Lucania è ben rappresentato nel Cilento e nella parte bassa della provincia di Salerno: basti pensare che detiene il primato nelle titolazioni parrocchiali, secondo solo alla Vergine Maria. La stessa Castinatelli, l’altra frazione di Futani, affida la sua protezione al Santo di Mira. San Nicola da Tolentino, invece, rappresenta un unicum; infatti, in tutto il territorio, è patrono solo di questo antico paesino. Garantisce così un piccolo primato ad Eremiti. La festività si svolge il 10 settembre. Come da classica tradizione cilentana, culmine della festività è la caratteristica processione (quest’anno non ci sarà nel rispetto delle direttive nazionali). Il forte legame tra la comunità e il Santo da Tolentino è visibile ancora oggi nella presenza di numerose cénte. La statua, a mezzo busto, è custodita nella Chiesa parrocchiale che si trova nel cuore dell’abitato.
Eremiti: tradizioni e leggende
Che la festività patronale rappresenti il principale appuntamento annuale per la comunità di Eremiti, non vi è dubbio. Tuttavia il paese eredita da tempi antichi altre tradizioni e affascinanti leggende mentre in chiave moderna rivive tramite la buona volontà dei suoi abitanti. Da alcuni anni, ai principi di agosto, si svolge la manifestazione ‘Alla riscoperta di un Borgo Antico’, nata proprio per valorizzare Eremiti. Durante le giornate dedicate all’evento, oltre alla gastronomia, sono proposte attività laboratoriali e momenti culturali, tutti voluti per far conoscere il paese. Rimanendo in ambito religioso, invece, va ricordato come una grande devozione sia presente nei confronti di San Biagio che ha una sua cappella poco fuori dal paese e, in occasione della ricorrenza, si svolge anche una piccola fiera. Infine, come ogni paese custodisce le sue leggende: il Monte Cavallara, la montagna di Eremiti, ne conserva memoria tra fascino e mistero.
(La chiesa parrocchiale è attualmente in fase di restauro e le celebrazioni si tengono nella cappella di San Biagio)
