San Pietro nel Cilento: eredità storica, culturale e devozionale

San Pietro nel Cilento: eredità storica, culturale e devozionale
San Pietro, Fornelli

La ricorrenza di San Pietro nel Cilento riflette i canoni cristiani ma si affianca a esternazioni sociali, economiche e rituali.

I piccoli casali di San Pietro: Casigliano, Fornelli e Guarrazzano

Nell’area del Monte Stella, tre fra i casali storicamente più piccoli in termini demografici, affidano la loro protezione a San Pietro. Casigliano, il meno popolato in assoluto, assomma fra le sue pagine l’arte della liuteria e celebra il “miracolo della pioggia” con la Madonna di maggio. Dei tre paesi è l’unico in cui San Pietro è compatrono con San Paolo. Guarrazzano, invece, con la sua genesi millenaria è tra le remote frazioni di Stella che fanno da corona al capoluogo: al centro si trova l’antica chiesa di San Pietro. Sul versante tirrenico della montagna poi si trova Fornelli uno degli antichi casali della Socia insieme a Cosentini, Zoppi e Ortodonico. Qui San Pietro evoca le memorie di una devozione popolare legata alla laboriosità dei suoi abitanti.

Casigliano
Casigliano

Chiese e patronati

Tenendo come riferimento i confini diocesani che dagli anni ’80 del Novecento fanno riferimento a Vallo della Lucania, nel territorio ascritto come Cilento, le architetture che riconducono all’Apostolo sono numerose. La città di Agropoli affida la sua protezione ai Santi Pietro e Paolo così come lo fa Casigliano. La maggioranza, invece, come Guarrazzano, Fornelli, Capaccio e Cuccaro Vetere si rivolge solo a San Pietro. Le chiese principali di Stio e Pisciotta poi conservano la titolazione parrocchiale seppur la figura degli apostoli non insiste più come patrono. Tra le architetture più singolari la chiesa di San Pietro a Piaggine e la cappella nella piazza principale di Monteforte Cilento.

San Pietro, fiere e mercati

La collocazione della festività, a pochi giorni dal solstizio d’estate, ha resto fin dai tempi più remoti, questo appuntamento molto appetibile non solo dal punto di vista spirituale, ma anche commerciale, favorendo la nascita di numerosi mercati. La fiera di San Pietro ad Agropoli risulta già attiva nella seconda metà del XV secolo. Inizialmente si apriva il 20 o il 21 giugno e si chiudeva nel giorno della festività dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Si trattava di un grande mercato che ruotava soprattutto intorno al commercio della seta così come accadeva per la fiera di San Giacomo dei Pignatari a Gioi o a Stio per la fiera della Croce.

Lustra e Casal Velino

Nel territorio di Lustra, storicamente, risultano attive diverse fiere. Le più importanti, tra le quali quelle che portano il nome di ‘San Francesco’ e ‘delle Palme’, si svolgevano – così come accade tutt’ora – nei pressi del convento francescano. Nella vallata, invece, si tiene la fiera di San Paolo che interessa la frazione di Corticelle. A differenza delle altre istituite nel corso del tempo in tutto il territorio, l’anima del commercio qui si accentrava sostanzialmente sui prodotti agricoli e di consumo quotidiano, attirando soprattutto le popolazioni collinari dei dintorni. Oggi si svolge il 4 luglio, precedendo, di un giorno, quella che si tiene alla località Pantana di Castelnuovo Cilento. Proseguendo lungo la valle dell’Alento la fiera più importante che porta il nome di San Pietro è quella che si svolge a Casal Velino.

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte è nato ad Agropoli (Sa). Coltiva la sua passione per la scrittura attraverso contribuiti soprattutto di carattere culturale. Si occupa di tradizioni, con particolare attenzione alla componente religiosa, tramite ricerche originali e personali. Racconta il Cilento attraverso fatti e memorie. È stato ideatore e gestore del blog cilentoitalia e dal 2019 di lineacilento.it. Appassionato di gastronomia realizza volentieri anche articoli di cucina. Per contatti: info@lineacilento.it

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